Realizzazione di due pozzi meccanizzati nel Distretto di Koboko

Torretta per posizionamento serbatoio
Torretta per posizionamento serbatoio

Mediante tale progetto, avviato ad inizio 2019 ed ultimato nella primavera 2020, sono stati realizzati, nella subcontea di Lobule, due pozzi dotati di pompa sommersa azionata da motore elettrico alimentato da energia prodotta da pannelli fotovoltaici.

L’acqua di ciascun pozzo viene pompata in un serbatoio da 10.000 litri posto su una torretta di ferro alta 8 m. Serbatoi e torrette costruiti anch'essi nell'ambito del progetto.

Uno dei pozzi è al servizio della scuola professionale agricola di Jabara (Javik) e degli abitanti, circa 800 persone, che vivono nella zona circostante. Dei corsi, di durata variabile, che si tengono presso la scuola fruiscono circa 1.000 persone l’anno. L'acqua viene utilizzata sia per le strutture della scuola, refettorio e servizi igienici in particolare, sia per l’irrigazione dei terreni coltivati costituenti parte della scuola: 20.000 mq di frutteto e 15.000 mq di coltivazioni orticole, di cui 13.000 in campo aperto e 2.000 in serra La serra è stata costruita nell'ambito del progetto. Per l’utilizzo da parte degli abitanti dell’area circostante sono stati realizzati alcuni punti di distribuzione (fontane). E' stato inoltre costruito apposito impianto per la distribuzione dell’acqua dai serbatoi ai diversi punti di utilizzo.

 

Pannelli fotovoltaici per il pozzo del campo profughi di Waio
Pannelli fotovoltaici per il pozzo del campo profughi di Waio

Con il secondo pozzo si fa fronte, mediante alcune fontane ed impianto di distribuzione dal serbatoio a quest’ultime, ai bisogni d’acqua di circa 3.000 rifugiati congolesi ospitati nel campo profughi di Waio e di ulteriori circa 750 persone che vivono in prossimità del campo. Come nel caso precedente l’acqua è utilizzata anche per l'irrigazione di 200 orti coltivati da circa 1200 contadini rifugiati, per un’area complessiva di circa 20.000 mq.

Per la realizzazione del progetto è stata sostenuta una spesa di circa 124.000 Euro, coperta per l'80% da contributo concesso dalla Provincia Autonoma di Trento nell'ottobre 2018.